Pomodoro di Pachino, la Commissione Agricoltura dell’Unione Europea dà l’ok per l’IGP
L’Indicazione geografica protetta «Pomodoro Pachino IGP» coprirà anche il «Datterino», ampliando il numero di varietà che rientrano nel marchio di qualità riconosciuto dall’Ue, e iscritto nel Registro europeo delle eccellenze alimentari protette contro imitazioni e falsi.
La modifica al disciplinare è estremamente importante per i produttori italiani in quanto il brand è molto presente sui mercati europei e mondiali. La decisione della Commissione europea, pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, entrerà in vigore il prossimo 9 gennaio.
La Commissione europea ha giustificato la sua decisione di ampliare la varietà «Pomodoro Pachino IGP» al ‘Datterinò (Plum e Miniplum) per il fatto che questa tipologia, «grazie al favore ottenuto nei mercati ha raggiunto una quota consistente di produzione eguagliando quella delle altre tipologie di pomodoro di Pachino a marchio IGP.
Il suo inserimento nell’Indicazione geografica protetta tutela il prodotto legandolo alla zona di produzione e arricchisce la denominazione garantendo il consumatore sulla provenienza del prodotto».
La zona di produzione del Pomodoro di Pachino è la Sicilia comprende l’intero territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero e parte dei territori comunali di Noto (provincia di Siracusa) ed Ispica (provincia di Ragusa), nella parte sud orientale della Sicilia.