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TURISMO, IL CARO VOLI PENALIZZA LA SICILIA

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CARO VOLI, TARDINO (LEGA): “LA SICILIA ANCORA PENALIZZATA CHIEDIAMO L’INTERVENTO DELL’UNIONE EUROPEA PER RILANCIARE IL TURISMO CON TARIFFE AGEVOLATE SUI VOLI”

 

Si ripropone in tutta la sua gravità il problema mai risolto del caro voli da e per la Sicilia. Chiedere mille euro per un biglietto di andata e ritorno Alitalia per un Roma-Palermo vuol dire stroncare sul nascere la speranza di fare ripartire l’economia dell’Isola che si poggia sul turismo e sull’indotto da esso generato. Il grandissimo sforzo degli esercenti di attività nei campi turistico, ricettivo, dei servizi, dell’intrattenimento e della ristorazione serve a poco se i turisti non possono scegliere la Sicilia per le loro vacanze a causa dei prezzi proibitivi dei voli. In questo contesto viene lecito chiedersi come potrà la Sicilia uscire fuori dal tunnel della pandemia e delle drammatiche conseguenze che hanno messo in ginocchio l’economia isolana.

Il grave problema viene amplificato in una interrogazione a firma di Annalisa Tardino (europarlamentare siciliana della Lega e coordinatrice ID in commissione Libe), indirizzata alla Commissione europea con la qual ha richiesto una risposta scritta sul problema del caro voli in Sicilia.

L’eurodeputata siciliana Annalisa Tardino, nella sua interrogazione, ha chiesto all’Ue di intervenire urgentemente per riconoscere maggiori margini nei criteri di attribuzione dei requisiti di Obbligo di servizio pubblico (OSP) nel caso delle isole italiane, e di rivedere le norme sui servizi aerei, introducendo anche l’insularità tra le condizioni per riconoscere maggiore flessibilità in materia di aiuti di Stato, per favorire il turismo ma soprattutto gli spostamenti dei residenti.

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