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Vino, uniti per il progresso: Assoenologi e Federvini stringono un accordo

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Al fine di contribuire a far crescere sempre più il vino e le imprese vinicole italiane, Assoenologi e Federvini hanno firmato un accordo di collaborazione affinché, ognuna con le proprie competenze, si possano assicurare alle aziende le migliori competenze possibili per il raggiungimento di una qualità sempre più pervasiva in ogni passaggio della filiera.

Le imprese vinicole hanno investito enormemente in questi anni per migliorare e perfezionare la cura nella produzione dei propri vini: per questo chiedono servizi e assistenza sempre più efficiente e aggiornata. L’accordo Assoenologi Federvini, firmato durante Vinitaly, risponde proprio all’esigenza di una qualità sempre più dominate, lavorando su sostenibilità, ricerca e indagine analitica, i tre elementi caratterizzanti un concetto di qualità che va ben oltre le caratteristiche organolettiche del prodotto.

L’obiettivo delle due organizzazioni nazionali è  unire le forze per dare il necessario supporto al settore, puntando sulla valorizzazione del lavoro e di quelle imprese che hanno investito molto in questi anni per migliorare e perfezionare la produzione dei propri vini. Particolare attenzione sarà data al consumatore, al territorio e all’immagine dei prodotti, nella consapevolezza che la proprio in questi elementi si rispecchia l’immagine, vera, dell’Italia del vino.

Federvini, con la sua forte esperienza nei servizi alle imprese, e Assoenologi, con la qualificata professionalità dei suoi associati, unici in grado di determinare le scelte strategiche per la qualità e la sostenibilità del prodotto vino, si uniscono per una causa comune: il progresso e il successo del vino italiano nel mondo.

“È un dialogo naturale e importante – ha detto il presidente dell’Assoenologi Riccardo Cotarella – visto che le aziende strutturate hanno rapporti continui con gli enologi. La formazione e l’affinamento della professione passa anche da un dialogo e un confronto continuo con le imprese, dove gli enologi sono sempre più parte attiva nel supporto alle scelte strategiche. E le aree di approfondimento sono quelle che anche la nostra Associazione ha messo fra le proprie priorità in questo momento”.

La ricerca, dalla fermentazione alla conservazione alla logistica, è uno dei fiori all’occhiello dell’enologia italiana. Il vino, prodotto millenario, può riservare sorprese ogni giorno e il certificato analitico è oggi più che mai la ‘carta d’identità’ del prodotto, passaporto certificato della qualità italiana all’estero.

Oggi inoltre il tema della sostenibilità è sicuramente un punto qualificante delle imprese – non solo di quelle vitivinicole e degli spirits. La sfida è produrre attraverso un impiego consapevole delle risorse energetiche e dell’acqua, limitando l’impatto ambientale pur continuando ad essere sostenibili economicamente: è il concetto di value relevance, ossia la capacità di ottimizzare i processi ottenendo risparmi che vengono investiti a loro volta in modelli produttivi sempre più sostenibili. Un circolo virtuoso che fa bene all’industria e all’ambiente.

“L’accordo – ha affermato Sandro Boscaini, Presidente di Federvinifa parte di un percorso deciso dalla nostra organizzazione, su sollecitazione di numerosi associati, a fronte delle richieste che le aziende ricevono sul mercato interno e nei mercati internazionali. Di qui l’esigenza di rispondere con altrettanta cura e professionalità alle aziende che tanta attenzione dedicano al consumatore, al territorio ed alla immagine dei propri prodotti.

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