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Agricoltura e sfide ambientali, il seminario internazionale di MCL, Eza e Feder.agri.

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Verso una nuova agricoltura, improntata sull’elevazione degli standard qualitativi e sull’enfatizzazione del ruolo sociale che essa continua a svolgere negli ambiti rurali e nelle piccole realtà produttive. E’ questo in estrema sintesi il messaggio che si leva da Marsala a conclusione della prima giornata del Seminario Internazionale su: “Le aspettative di cambiamento della società: la Politica Agricola Comune tra sfide ambientali, la diversità delle agricolture ed il cibo per tutti”. L’evento che vede in Sicilia la presenza dei delegati dei principali Paesi produttori agricoli dell’Unione Europea è stato organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori, Feder.Agri e dall’Eza, la rete europea dei sindacati agricoli, con il supporto dell’Unione Europea, la Fondazione Italiana Europa Popolare, Confsal e IPCM-PICM

La prima giornata al Palace Hotel di Marsala è stata incentrata sulla rappresentazione del concetto Agricoltura oggi alla luce delle rigide regole della globalizzazione improntate sull’esigenza di produrre sempre meglio e al minor costo possibile, delle difficoltà logistiche dei piccoli operatori che non riescono a raggiungere i mercati, nonché  del periodo storico in cui stiamo vivendo, covid virus a parte, dove le sovrapproduzioni si inceneriscono in barca alle esigenze della popolazione mondiale, di cui una grossa fetta vive in stato di povertà e muore letteralmente di fame. Quindi una agricoltura che viaggia su due binari, ma con diverse ed articolate sfaccettature che impongono gli organi competenti di trovare le soluzioni più fattibili nelle prossime misure comunitarie.

Dalla Spagna al Portogallo, a Cipro emerge una agricoltura ricca e progredita, la cui ricchezza non è equamente distribuita, dove esistono e sussistono difficoltà burocratiche, logistiche, organizzative, ma anche di reddito e di condizione sociale per chi letteralmente coltiva la terra.  Negli ultimi tempi la globalizzazione, a cui si deve tanto, ha provocato l’emarginazione del piccolo produttore agricolo e l’abbandono della terra. I danni sono tanti, e non solo sotto l’aspetto economico, perchè è venuta meno la figura del contadino tutore dei territorio, garante dell’ambiente. Oggi c’è una incoraggiante tendenza del ritorno dei giovani nelle aziende agricole, un cambio generazione che era pericolosamente venuto meno negli ultimi decenni. Si tratta di una generazione che ha studiato, conosce le lingue ed utilizza gli strumenti telematici. Quindi l’istruzione potrebbe essere il fulcro su cui poggiare la leva del rilancio dell’agricoltura. Interessante si preannuncia l’intervento dell’Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale Roberto Lagalla a Marsala per intervenire al Seminario Internazionale Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale.

Si parlerà ancora delle sfide che il comparto agricolo dovrà affrontare, sullo sviluppo sostenibile dell’agricoltura in Europa. Particolare attenzione verrà posta alla PAC, la Politica Agricola Comune, al cambiamento climatico, alla qualità della vita, alla sicurezza dei lavoratori, alla lotta alla povertà. Durante i tre giorni di incontri interverranno relatori di primo piano provenienti da diversi Paesi Europei.

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