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Messina sud, due siti turistici d’interesse storico antropologico

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A partire da domenica 12 Febbraio, e per ogni seconda domenica del mese, apertura congiunta dei siti culturali della zona Messina Sud della città Forte Cavalli e Villa Melania. Si tratta di un magnifico forte umbertino e di un sito culturale con una mostra d’arte, etnoantropologica e degli antichi mestieri.

Un percorso interessante tra storia, arte e natura che conquisterà grandi e bambini, quello ideato dalla Pro Loco Messina Sud, dalla Fondazione Salonia e dall’associazione Comunità Zancle che hanno deciso l’apertura congiunta, a partire dalla prossima domenica 12 febbraio, di Forte Cavalli e Villa Melania.  Due siti culturali  magnifici, entrambi nella zona sud della città, il primo nel villaggio di Larderia, l’altro a Pistunina,   distanti solo 7 km, che apriranno insieme ogni seconda domenica del mese, dalle 9 alle 13, e potranno essere visitati singolarmente o entrambi con delle guide e un biglietto alla portata di tutte le tasche.

Gli ospiti potranno passare ore liete, ammirando tra l’altro opere d’arte, ville del primo novecento, oggetti tipici siciliani, un museo storico, filmati storici, utensili di mestieri ormai scomparsi, armi, armature e cannoni delle guerre mondiali, carretti e pupi siciliani. Si potrà anche  vedere lo splendido panorama dello Stretto da Forte Cavalli e fare passeggiate in mezzo al verde a Villa Melania.

La Pro Loco Messina Sud, che organizza l’itinerario, è un’ associazione turistica iscritta all’Albo regionale delle Pro Loco della Regione Siciliana e affiliata all’Ente di Promozione Sociale UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia), ed è nata per promuovere a fini turistici, culturali e sociali il territorio della I e della II Circoscrizione sud del Comune di Messina. “Crediamo fortemente – spiega il presidente della Pro Loco Messina Sud Ivan Tornesi – che il raggiungimento dei nostri obiettivi, passi, prima di tutto, dal facilitare nuovi approcci e nuovi rapporti tra tutti i soggetti attivi della comunità locale (associazioni, operatori turistici, aziende agricole e artigianali, ristoratori etc…), per arrivare alla stesura di veri e propri accordi strategici in grado di promuovere in maniera condivisa, sistematica e quindi più efficace, il nostro territorio. Da questa premessa, insieme alla Fondazione Salonia proprietaria di Villa Melania dove esiste una mostra d’arte moderna, etnoantropologica e degli antichi mestieri e all’associazione ‘’Comunità Zancle’’ che gestisce Forte Cavalli, intendiamo lanciare l’iniziativa ‘Territorivivi’, per sperimentare un modello di rete e collaborazione nella gestione dei siti culturali, prevedendo l’apertura congiunta di Forte Cavalli e Villa Melania, in modo da facilitare lo scambio di visitatori e promuovere i due siti come parte di un sistema integrato di offerta turistica e culturale della zona, che sia da stimolo anche per lo sviluppo di altri accordi con altri operatori del territorio“. “Siamo convinti – spiegano il maestro Dimitri Salonia, Eugenio Enea e Enzo Caruso, rispettivamente, presidente della Fondazione Salonia, componente della Pro Loco Messina Sud,  esponente dell’associazione Zancle – che il patrimonio culturale diffuso della nostra città sia fondamentale per lo sviluppo sociale e turistico delle nostre periferie, bisogna quindi partire dalla creatività e dalla vitalità, in buona parte già espressa, degli enti non profit e delle imprese del settore turistico ed enogastronomico più attive sul territorio, e l’iniziativa #Territorivivi intende andare verso questa direzione”. Nell’ottica di uno sviluppo turistico sostenibile dei territori, per raggiungere i due siti, saranno proposte formule incentivanti all’uso dei mezzi pubblici e alla mobilità lenta (bici, trekking, walking tour).

Alla fine di ogni giornata saranno somministrati ai visitatori, specifici questionari di gradimento, per ottenere rilevazioni utili per valutare nuove soluzioni per migliorare i servizi e le politiche promozionali. Questa domenica si potrà anche vistare la fattoria didattica Villarè, un’azienda agricola urbana che si trova a Minissale. Qui si potrà fare uno spuntino in mezzo al verde con ‘pani cunsatu’, ortaggi e frutta appena raccolti, oltre a latte al formaggio e ricotta preparati secondo le vecchie tradizioni.

 

Forte Cavalli fu originariamente denominato Batteria Monte Gallo e intitolato successivamente al generale piemontese  (1808-1879). Nella sua suggestiva cornice, l’Arte e la Cultura trovano occasione concreta di espressione. Questa opera fortificata, capace di resistere al terremoto del 1908 e che ha superato indenne le due guerre mondiali, è stata dichiarata bene storico-artistico. Oggi è sede del “Museo Storico delle fortificazioni dello Stretto”, che offre l’occasione ai visitatori di conoscere un pezzo di storia dimenticata della città di Messina e di “toccare con mano” la storia studiata sui libri, attraverso filmati dell’Istituto Luce, esemplari delle bombe d’aereo lanciate sulla città e le tessere annonarie necessarie a ricevere pane e minestre durante il secondo conflitto mondiale. Nella Piazza d’Armi del Forte è stato collocato il più grande cannone italiano della II Guerra Mondiale (16 Tonnellate per 10 metri di lunghezza), donato dal Ministero della Difesa e dichiarato monumento ai Caduti di tutte le guerre. Dopo aver visitato la splendida collezione di armi, armature, cannoni e oggetti delle due guerre, i turisti potranno ammirare il panorama di quella che è definita la terrazza sullo Stretto.

Villa Melania è un sito culturale in cui sono presenti una mostra permanente di ”Arte contemporanea, etnoantropologica e degli antichi mestieri” realizzata dalla Fondazione Salonia e dalla Scuola Coloristica Siciliana, e allestita all’interno di un ex capannone industriale, e di una villa edificata nell’epoca della ricostruzione post terremoto (1911). All’interno del capannone artistico è possibile ammirare le opere del maestro Dimitri Salonia, e degli altri artisti della  scuola coloristica siciliana, che esaltano, con toni accentuati, le emozioni forti che rappresentano la più vera sicilianità, sottolineandone i colori, i sapori, le intensità. All’interno della mostra sono presenti anche tanti attrezzi utilizzati per antichi mestieri manuali, oggi scomparsi in Sicilia e oggetti come pupi e carretti siciliani. Sarà possibile visitare anche la  villa dei primi del ‘900 con all’interno preziosi manoscritti del ‘400 e del ‘600 e opere d’arte.

Il luogo prende il nome dalla confinante area in cui nel 1991 venne scoperto un importante complesso archeologico, che si ipotizza sia stato utilizzato dal II-I sec.a.C alla piena età bizantina e dove, secondo alcuni studi, soggiornò anche la Santa Melania Juniore. La Fondazione insieme alla Pro Loco Messina Sud è impegnata nel recupero di questi antichi resti e sta portando avanti una petizione per far tornare alla luce quello che rimane della Villa romana.

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