“Azione Civile è al fianco dell’imprenditore agricolo Maurizio Ciaculli, cui esprime solidarietà e sostegno nella sua battaglia contro il malaffare nella filiera commerciale ortofrutticola legato a certe catene della grande distribuzione. Una battaglia per la trasparenza e per la legalità che gli è costata continue intimidazioni, minacce di morte e il boicottaggio che ha causato il fallimento della sua azienda”.
Così un comunicato di Azione Civile, il movimento fondato da Antonio Ingroia. “Ciaculli – si legge ancora – ha avuto il coraggio di denunciare alcune pratiche illegali attraverso cui vengono commercializzati prodotti alimentari contraffatti o comunque non conformi a quanto dichiarato sull’etichetta, per questo è stato minacciato, gli è stato intimato di stare zitto e di ritirare tutto. Ma non si è arreso, è andato avanti pagando conseguenze pesantissime.
Ora che i riflettori dei media nazionali si sono spenti non va lasciato solo. Pur avendo avuto riconosciuto nel 2014 lo stato di vittima di usura, estorsione e atti intimidatori mafiosi, non ha visto ancora riconosciuti i diritti previsti dalla legge 44 del 1999 e rischia a giorni di perdere la casa, che potrebbe essere acquistata nel circuito delle aste giudiziarie. Bisogna impedire che accada – conclude la nota – bisogna stare accanto a Maurizio Ciaculli, come già fanno Altragricoltura, Movimento Riscatto, Comitato “no aste” e “Donne per l’agricoltura”, che da domani saranno in presidio davanti alla prefettura di Ragusa, perché la sua battaglia per la legalità deve essere la battaglia di tutti”.